58 EMILIO TRASCA « que et ils ont marqué le plus grand regret a ce que le « calme leur a empeché de me joindre plus tot et de «prendre part a l’engagement. «La façon dont mon équipage s’est comporté dans « cette journée mérité les plus grands eloges et en parti-« culier le Chev. Mameli mon lieutenent qui commandait «a proue lequel s’est distingué non seulement en diri-« géant le feu avec la plus grande célérité et sans con-« fusion, mais aussi en donnant costamment l’exemple « de la bravoure et de l’intrépidité malgré la supériorité «de l’ennemi. « .4 bord de la « B.te Marguerite » le 16 avril 1787. Signé le Chev. Matton » (1). L’accenno fatto in questa lettera alla assoluzione impartita dal Cappellano di bordo all’equipaggio della « Beata Margherita » prima del combattimento ci fa ricordare la descrizione di un’altra analoga cerimonia svoltasi nel 1789, sulla stessa « Beata Margherita », mentre la comandava non più il Cav. di Benevello, ma proprio il nostro Des Genevs. La mattina del 29 giugno di quell’anno, la mezza galera, trovandosi in mare per una delle solite crociere, ed avendo scoperto un legno sospetto, era stata messa in assetto di combattimento. Il Comandante già aveva rivolto parole di circostanza al-l’equipaggio ed il cappellano stava dandogli la consueta assoluzione, quando un colpo di fucile partito inavvertitamente da prua dove stava la gente armata e pronta all’abbordaggio, andò a ferire il povero sacerdote in entrambe le gambe! Per colmo di disdetta, avvicinato poco dopo il supposto legno nemico, si riconobbe che era siciliano e non barbaresco! (2). (1) In premio «della particolare intelligenza, valorosa fermezza e zelante attività » manifestate in questo combattimento dal cavaliere di Benevello egli fu, nel 1791 (quattro anni dopo !), .promosso al grado di maggiore di fanteria pur continuando a servire nella Marina in quello di luogo-tenente di la dasse. (2) Archivio di Torino - Carteggio vicereale anno 1789.