l’ammiraglio des genets E I SUOI TEMPI 129 polazione e come Eroe in guerra anche dai limitrofi comuni temuto e rispettato». La supplica concordava con le intenzioni del Governo, il quale, allorché la ricevette, già aveva disposto che il Des Geneys si recasse ad assumere quell’ufficio (1). « Tra fuochi di gioia dall’alto delle sponde, dei colli, e delle valli — narra un documento contemporaneo che noi abbiamo sott’occhi (2) — lo strepito delle armi di ogni sorta e suono di bronzi di tutti i paesi, fre le immense acclamazioni di tutti i paesi e popolazioni in folla, giunse accompagnato il sullodato Conte Des Genevs. ricevuto alle porte dall’intiero Civico Corpo, complimentato dal Sindaco e Presidente Nicola Massucco, ecc. ». Tralasciamo per brevità di riportare qui dallo stesso documento il testo della fioritissima arringa del Sindaco Massucco. Quanto alla risposta del Conte Des Genevs, il documento la definisce «tenera» ma pare che in mezzo a tante strepitose acclamazioni di esultanza non potesse essere bene sentita dagli uditori. Al che il Des Geneys rimediava con un proclama di stampa, nel quale, dopo avere manifestata la propria riconoscenza per le accoglienze ricevute, affermava risoluti propositi per il pieno ristabilimento dell’ordine e dell’autorità delle leggi nella liberata città, rigorosamente vietando ogni atto di violenza, sia per reazione politica o qualsiasi altro motivo, e nello stesso tempo, opportunamente accennando alla eventualità di un generoso perdono da parte del Governo verso i rinsaviti colpevoli di passati errori. Era un primo saggio delle illuminate attitudini al governo civile delle quali l’autore di quel proclama, in età più matura ed in circostanze ben altrimenti scabrose, doveva dare, come più oltre vedremo, bellissime prove. Ma la gioia degli Onegliesi fu di breve durata. Il neo (1) Lettera del Ministro della Guerra (Annata Cerniti) al Sindaco e Consiglieri della Città di Oneglia in data 15 masrgio 1800 (V. Archivio Des Geneys nell’Arehivio Antico della Città di Pinerolo). (2) Archivio Des Geneys nell'Archivio Antico della Città di Pinerolo. 9