l'ammiraglio dks geneys E I SUOI tempi 277 pierdarena, dove infatti vennero alloggiati la maggior parte di essi e, tra gli altri, anche quel Tenente Colonnello Ansaldi, già capo del movimento insurrezionale in Alessandria, e sotto la giurisdizione del quale l’Ammiraglio, nei giorni della sua prigionia, si era risoluta-mente rifiutato di lasciarsi trasferire conoscendolo a lui personalmente ed accanitamente avverso. Ignoriamo le ragioni di tanta avversione, ma a provarla può bastare la lettura di un proclama dell Ansaldi pubblicato in Alessandria, quando colà si ebbe notizia della sommossa genovese e nel quale il Des Genevs è segnalato all’odio pubblico come iniquo e fedifrago tiranno, sanguinario incitatore delle truppe regie a far fuoco contro la cittadinanza, fomentatore di guerra civile, nè ad altro mirante che a mettere in salvo sè stesso e i tesori accumulati, e da sottoporsi perciò a processo per alto tradimento. Quale circostanza più favorevole avrebbe potuto presentarsi all’Ammiraglio per vendicarsi, sotto il manto della legalità, di così accanito nemico? Troppo nobile era l’animo suo pei1 prendersi simili soddisfazioni, (>(1 invece, come già con generoso oblio egli aveva coperto le ingiurie e le violenze dirette contro la sua persona, così volle che anche l’Ansaldi, e con lui quanti altri profughi politici capitassero nella sua giurisdizione, vi trovassero umano trattamento e facilitazioni per mettersi in salvo. Per sua personale iniziativa essi furono forniti (li passaporto e non solo fu loro in tutti i modi agevolato l’imbarco sopra navi espressamente noleggiate per portarli all’estero, ma chi si trovava sprovveduto di denaro ricevette una modesta somma per i suoi più urgenti bi sogni. Così partirono da Genova e dintorni, sottraendosi a inevitabili processi e punizioni, parecchie centinaia di quei disgraziati, non pochi dei quali — e basti citare fra tanti il Santarosa — seppero poi onorare nell’esilio quella Patria che per troppo incauto amore avevano allora dovuto abbandonare. Il provvedimento preso dall’Ammiraglio a loro riguardo non era, del resto, solamente generoso, ma savio.