l'ammiraglio des GENEYS E I Sl’OI TEMPI 73 curiosità biografiche, la storia ha il dovere di rammentare che quella difesa dell’Arcipelago di Maddalena rappresenta, da se stessa, una veramente luminosa e memorabile pagina di gloria per i valorosi che la compierono e per la forte isoletta che ne fu principale base ed appoggio. Molto interessanti notizie in proposito possono leggersi nel testo della magistrale Monografia dei!'isolo di Maddalena dell’Ammiraglio A. Garelli (V). Noi ci limiteremo, dal canto nostro, a ricordare come degno capo dei marinari, soldati, popolani di Maddalena e miliziani sardi — poco pili di un migliaio di persone in tutto •— che salvarono quell’arcipelago da diventare possedimento francese, fosse un ufficiale di marina, il Cav. Constantin, comandante la 5" flottiglia colà allora presente, e come fra i suoi dipendenti specialmente si segnalassero il Cav. Porcile comandante la mezza galera «Santa Barbara », il pilota Bistolfo comandante la galeotta « Serpente », il 1° pilota della mezza galera « Beata Margherita » Agostino Millelire, il timoniere (sotto nocchiere) Zonza Cesare e sopra tutti il V nocchiere Domenico Millelire (2), nativo come i tre precedenti di Mad- ri) Capitano ili vascello A. Garelli: /.'isola drlla Maddalena, nocumenti e appunti storici. Venezia, tipo-litografia veneziana, 1007. (2) 15en si può dire elie questo umile sottufficiale, il cui nome, con felice inspirazione, venne, pochi mesi or sono, assegnato ad una nuova nave della lì. Marina, fosse, per valentia professionale, per intrepidezza, per spirito di iniziativa, principale autore del fallimento dell’impresa nemica ed. in particolare, della precipitosa ritirata degli artiglieri del Buona pari e. Incaricato dal Comandante Constant»! di trasportare, nell'oscurità della notte dal 23 al 24. tre cannoni da Maddalena alla spiaggia di Sardegna fronteggi ante la casa Villaniarina deU’isolotto di S. Stefano dove la mattina del 23 erano amiate ad ancorare le navi gallo-corse. sbarcandovi truppe ed artiglierie pe.r bombardare, dalle alture di quetl’isolotto, le difese e il canaio di Maddalena, egli, con pochi conmagni di sua fiducia, aveva non solamente compiuto in modo perfetto tale missione, ma, tosto messi in batteria sul lido sardo quei cannoni, se ne era, col concorso di un altro bravo graduato delle flottiglie, il capo cannoniere Mauran, così brillantemente avvalso contro le navi nemiche da obbligare le maggiori di esse, e prima fra queste la * Fan-vette », ad allontanarsi da quell’ancoraggio. Altri cannoni spediti la notte successiva «lai Constantin completavano l’opera tanto bene incominciata. T'na massa di arditi popolani maddalenesi capitanati dal timoniere Zonza