— 11 — commerciale ed industriale, già promessa dal ministro delle Finanze, Ancona doman da, si muove e preme, per otter.c-re il punto franco che gli consenta di mettersi all'al tezza dei maggiori centri di traffico marit timo, Fiume si appresta a far nascere per opera di finanzieri ungheresi e con l’intervento anche del capitale italiano, nuove Società di Navigazione che a Fiume dovranno avere la loro residenza ed il loro porto base. Ma contro la nostra situazione commercialo e marinara in Adriatico si appuntano le ire, i desideri e la volontà tenace degli jugoslavi. E sopratutto, non potendo nulla nei confronti di Venezia e Ancona, contro Trieste e Fiume. Una sola cosa assilla i dirigenti jugoslavi, qualunque sieno le attestazioni ufficiali e le dichiarazioni del Governo: colpire l’Italia, colpirla direttamente o indirettamente in ogni modo e con ogni mezzo.