ZARA, Aprile 1928 Quando il 13 febbraio 1918 l’on. Bevione lesse all? Camera il testo del Patto di Londra, 26 aprile 1915, reso di pubblica ragione attraverso le pubblicazioni avvenute alla fine del 1927 dall'organo dei Sovieti «Isvestia» prima, e dalla rivista inglese «New-Europe» poi, il paese ne ebbe una dolorosa, triste impressione. Senti il popolo italiano, che non s.i intende di trattati, ohe non conosce protocolli, sentì come l’Italia fosse entrata in guerra senza nulla chiedere e senz? nulla ottenere, non solo, ma con delle limitazioni a quello che avrebbe potuto e saputo conquistare con ia forza delle sue armi. Gli Alleati avevano bisogno dell’Italia Si sarebbe potuto chiedere qualsiasi cosa-, ar-