Ili conciario di Marghera, nelle cui fortificazioni egli ebbe buon merito. E fu appunto il giorno 25 d’aprile che si scopersero con assai maraviglia i primi lavori degli Imperiali. Co-desti erano lungo una linea che abbracciava tutta la fortezza dal lato della terra-ferma a una distanza da essa di circa mille metri. Gli Austriaci che, disposti sulla periferia della Laguna, ponevano l’assedio a Marghera erano capitanati dal tenente maresciallo Haynau, e montavano a venti-cinquemila uomini circa. I lavori apparecchiati erano ornai compiuti; ma le continue pioggie e le acque del-l’Oselino avevano penetrato la terra in modo, che gl’imperiali non potevano incominciare nuove opere per l’attacco prima di maggio. Ciò io dico, come appare da’giornali austriaci. Haynau aveva domandalo alla città di Padova centomila sacchi di sabbia. Quivi avevano trasportato buon numero di grossi pezzi d’artiglieria. Oltr’ai quali anco venti pezzi piemontesi; il che si diceva. 11 giorno 26 d’aprile un drappello d’Austriaci s'avanzò sotto Marghera, ma con molta cautela; i quali piantata una macchina volante dirazzi e racchette, contro la fortezza lanciarono due racchette appunto, le quali diedero nell'interno. Poscia ne lanciarono sette od otto, ma codeste non vi arrivarono. Una però delle prime colpi un de’ nostri cacciatori, che si stava nelle file del suo battaglione schierato nella piazza dell’armi, e lo stese al suolo. Quel giovane morì da eroe, chè le