109 — seguito da due enormi doganieri dal col- lo segnato di «vendane, accorre per spiegare come il comandante del «Palatino, non li vaglia imbarcare. Confida nella speranza che nessuno comprenda il tedesco e confonde ad arte e con profonda consapevolezza il «potere» ed il «volere». Cosi mentre la convenzione marittima concordata tra il ministero della marina jugoslava e la «San Marco» precisa come le navi della linea non possano fare ser vizio di cabotaggio tra porto e porto della Dalmazia jiugoslatva, il signor Culis si sforza di far credere alla comitiva tedesca che 'il comandante non la vuole a bardo e come la linea a nulla serva e non sia se non un capriccio dell’Italia per fare la concorrenza alla Jugoslavia. Fortunatamente l'agente della società, l’ottimo e fervente cittadino italiano, cav. Carstullovich, che sa come ad ogni arrivo dei piroscafi italiani i dispetti aumentino e si moltiplichino, rm inteso e pone bene in chiaro la cosa spie-