— 49 — amici, ed anche per noi ci furono dolci e fiori. A mezzanotte assistemmo alla messa di natale nella Cattedrale onusta di secoli, di memorie e d’arte, mentre il campanilo cuspidato suonava gioiosamente a festa per la Natività del Signore ed il suono scendeva lungo le bifore e le trifore che lo trapuntano cori suprema eleganza di linea. Poi uscimmo e andammo intorno ufficiali e soldati, uomini e donne, tutta la gente del paese cantando a piena voce cori e canzoni venete. I campanili rispondevano al campanile della cattedrale. La nostra bandiera sventolava lassù, accanto ai parafulmini come se dovesse riparare anch’es-sa il paese, le chiese, la popolazióne. E u-na gioia profonda ci conduceva per 1« strade tutti uniti, lieti, stretti, senza conoscerci, senza esserci mai visti prima d’allora ma pur sentendoci così legati indissolubilmente come Dezzi di una stessa cosa, come vibrazioni di una stessa anima