— 253 — RIFORNIMENTI FRANCESI «Oriuna» dice l’insegna della Sede, poco prima di una delle porte d’accesso alla città. Sulle vecchie e nere pietre delle mura che l’edera ed il capelvenere accentuano qua e là di macchie verdi, si stacca, stride, chiede vendetta la striscia di legno verniciata di bianco con il tricolore jugoslavo. Mi figuro un fascio littorio li di fronte. Sembrerebbe una parte integrante della vecchia pietra e delle antiche mura: il segno di Roma. Fortunatamente non si può leggere ii pensiero, nè si intravvedono le intenzioni: se no certo un gruppo di giovani che discute appassionatamente e si accalora sulla porta della Sede non mi lascerebbe passare così tranquillamente. Sono gli strumenti della lotta antitaliana. Ad essi si uniscono e si accodano gli allievi della Accademia navale che sorge à metà strada