SEBENICO, Aprile. Ho salutato Zara alle prime lue; Ui'.l’al-ba. Il sole non è ancora sorto dietro l’alta e scoscesa catena del Velebit e del Dinara. Bisogna che sorga in pieno, alto ne! cielo ad illuminare il nostro mare, aperto e grande, sino alle Isole e poi avanti ancora sino all’altra sponda, sino all'Italia ed allora an che Zara, anche tutta la costa Dalmata, ne sarà invasa improvvisamente. Il r-ole non conosce i confini che gli uomini hanno in ; . j ’ giustamente segnato. Arriva all’immenso oacino del Danubio mentre ancora oltre i monti che segnano nettamente la divisione di due diverse zone geografiche, fisiche e di vita, l’oscurità è completa. Poco dopo sorpassa le cime, i picchi, le creste, le giogaie, la lunga ma ben netta