RAGUSA, maggio. Declinano i monti verso il mare. La linea di displuvio si avvicina sempre più alla costa. I confini naturali delia Dalmazia prima di perdersi verso il Montenegro oltre le bocche di Cattaro e la Montagna nera scivolano lungo l’Adriatico tra il mare e la Erzegovina. Oltre Spalato la Dalmazia è sul mare e nel mare, nei pochi villaggi accoccolati ai piedi degli strapiombi che precipitano verso le scogliere dal Monsor e dal Biloco, alle foci di Cettina e dal Na-renta, nelle città e nei paesi delle isole che si intrecciano, si uniscono, quasi si toccano in un dedalo di bocche e di canali che non termina se non al pittoresco golfo di Gravosa. Attorno alle isole si aduna tutto il sorriso deU’Adriatico che risiplende poi nella magnifica, ridente zona di Ragusa.