- 116 — fermati per ore in una attesa che non può conoscere proteste, ohe ■partembbero all’arresto immediato ed all’espulsione se uno è regnicolo ed a maggiori guai se uno è dalmata: all’ufficio passaporti gli uni se ne vanno svelti, salutati cordialmednte, gli altri fatti passare adagio, uno per volta e giù domande, notizie, interrogazioni, cosi via, per tutta la città, sempre. Non mi sono ancora sistemato nella stan za che l'albergo mi ha offeirto e sento bussare alla porta II portiere mi avverte che c’è uno della polizia che mi vuol? Gli faccio dire che salga. Niente, debbo scendere io. Il mio amico « pol-izei », in borghese, è li nell’atrio con 11 cappello in mano ed il più bel sorriso sulle labbra per chiedermi se sono straniero e domandarmi di controllare il passaporto. Ma questa volta non me lo rende. Lo porta con sè e mi assicura che domani me lo farà riavere. Sono già al corrente di questo. Trattengono il passaporto per riprodurre la fotografia e metterla agli archivi.