90 v’ebbe un arsenale, dove i cittadini dì e notte lavoravano alacremente. Innanzi al sussidio de’ Piemontesi, Treviso spedì un distaccamento d’artiglieria a Osopo, un altro a Palmanova. Treviso eroicamente cadde. Il 44 giugno (d848) stipulò la capitolazione con Welden, il quale regalò quel corpo d’artiglieria d’un quarto di batteria, pel mirabile valore mostrato nella difesa della città e sul Piave (esempio raro e forse unico in generale austriaco). Allora quell’artiglieria si recò nelle Romagne. D’ivi venne a’ servigi della Lombardia, la quale inviolla a Venezia per Comacchio, affine di sussidiarla. Venezia, per serbare lealtà, giusta la capitolazione, provò il dolore di non poterla ricevere. D’allora una porzione fu a Piacenza; il più prendeva la via di Milano. Dopo la capitolazione di Milano e di Piacenza, capitarono que’ prodi per Ravenna a Venezia, ove, allora cordialmente ricettati, i più formarono appunto la 4.“ compagnia d’artiglieria terrestre. Altri vennero nell’artiglieria capitanata dal Boldoni ; altri nella legione Bandiera-Moro. Artiglieria di campagna. Ora tocchiamo dell’artiglieria di campagna. Codesta (come accennai) era capitanata dal napoletano Boldoni, uomo di severe e profonde cognizioni in quell’arte. Il convoglio, appartenuto già al Borbone di Napoli, fu condotto a Venezia dal generai Pepe.I più degli arti-