46 to: « bomba viene »; ed una campana, posta sulla casamatta, dà i tocchi convenuti; ciò s’usava nel tempo dell’assedio, perchè la gente che attendeva al lavoro ne fosse avvertita. Ma la campana non avea ancor cessato d’oscillai e, che, due, tre, dieci bombe in un colpo, e cannonate susseguono.... la campana non suona più. Un minuto stette il forte a rispondere, non per la sorpresa, ma perchè ciascuno prendesse il suo posto. Quindi senza intervallo fu dato colpo per colpo, e il fulminare era sì forte da una parte e dall’altra, da farne un solo tuono assordante e continuo. Tre formidabili batterie principali avea smascherato il nemico sulla sua ala destra oltre la strada ferrata, delle quali una di paixhans da ottanta, una al di qua della strada ferrata ugualmente sulla seconda parallela, che scagliava grossa mitraglia, un'altra sulla destra del canale di Mestre, un’altra a Campalto, oltre alle batterie della prima parallela e quelle dei mortai. In tutto, il nemico spiegò una forza superiore di molto alla nostra per quantità e calibro; senza intervalli egli tirava con novantasei can* noni di grosso calibro, nove paixhans da ottanta, quindici obusieri, trentuno mortai, in tutto cencinquantuna bocca da fuoco. S’aggiunga il vantaggio di tirare dalla periferia al centro, e meglio di porsi con una forza imponente da un lato che si vuole espugnare; i vantaggi inoltre d’aver pronti i rimpiazzi dei pezzi smontati, i cambii degli artiglieri, le munizioni in copia, tutte le comodità insomma di un parco d’una grande armata. Con questo apparato si giudichi, se fu fermezza la no-