433 DELLA SECONDA LINEA DI DIFESA. Gl’Imperiali occupavano Marghera e il forte San Giuliano. I Veneziani, là dove terminava il ponte tagliato, che s’allargava a modo di piazza (e Piazzale fu detto volgarmente appresso, benché batteria Sant’Antonio fosse propriamente appellata dal giorno che l’artiglieria cominciò quivi a fulminare il nemico), avevano già innalzato i loro parapetti; e allora più che mai, sorgeva quel luogo ben munito e fortificato della migliore artiglieria, che l’arsenale, ornai esausto, avesse potuto apprestare. Alla destra sponda del ponte, a non lunghi intervalli, s’eressero barricate, e due mortari si collocarono sotto a quelle che sorgevano più presso al piazzale. Venendo dalla città, alla prima piazzetta di esso ponte,furono montati tre pezzi di cannone; e appresso, in giù procedendo, quattro barricate con altretanta artiglieria. Codesta fu appellata batteria Rossarol, dopoché quell’eroe, che in bocca ai poeti parrà favoloso a’ posteri, cadde al piazzale mortalmente colpito. Alla sinistra della batteria Sant'Antonio e della Rossarol parimente, vi praticarono due rialzamenti di terra, e v’adattarono l’artiglieria rasente. L’isola di San Secondo, a destra del ponte stesso, quasi parallela alla batteria Rossarol (forte anco sotto gl’imperiali, ma che appena n’aveva la sembianza) munita di dodici cannoni e quattro mortari, offendeva San Giuliano, quasi rimpetto, e quel tratto di ponte in balìa del ne-