-140- Il Cornaro riuscì però a far inviare in soccorso della città assediata 500 uomini al comando del Conte Fenaroli di Bre~ scia e 3 galere comandate dal Capitano della Guardia Giorgio Morosini e dai Sopracomiti Barbaro Badoer e Cattareno Cornaro suo figlio. Portando altri soccorsi le tre galere riuscirono brava~ mente ad entrare nel porto di Canea sotto gli occhi della Rotta nemlca. Il 19 agosto dopo 57 giorni di assedio la Piazza di Canea dovette alzare bandiera bianca e la guarnigione ottenne di al~ lontanarsi cogli onori militari. Anche le 3 galere del Morosini poterono recarsi alla Suda con un seguito di navi mercantili e trasportarono il Vescovo, i religiosi, le monache e le cose sacre (1). Il 22 agosto i Turchi entrarono nella Piazza dove trova~ rono 11 arsili di galere. che si stavano allestendo in queIrAr­senale, oltre alle artiglierie e munizioni dei forti; 55 galere si ormeggiarono nel porto ed il resto della Rotta si suddivise, re~ stando alcune galere ancorate a ridosso di S. T eodoro e le navi a vela in crociera nel golfo antistante la Canea. Il Cappello, avuta notizia della resa della Piazza, invece di lasciare a Suda le navi ed inviare le galere nel porto di Candia, come gli aveva richiesto il Cornaro. decise di abbandonare la baia con tutte le sue unità ed andare a Sitia per congiungersi ai 4 vascelli che avevano sbarcate le truppe ad Hierapetra. Partito il Cappello dalla Suda, un reparto turco tentò di occuparla, ma venne respinto dal forte all'ingresso della baia. Il 30 agosto Girolamo Morosini ebbe notizia a Zante della caduta della Canea ed il Ludovisi nella Consulta tenuta sulla sua galera, espresse il parere che fosse inutile che le unità au~ siliarie proseguissero verso Candia; ma della stessa idea non fu il Comandante di Toscana Lodovico Verazzano che sostenne il dovere degli alleati di non abbandonare Venezia. La Rotta perciò lasciò le acque di Zante ed il 4 settembre avvistò l'isola di Candia. Passando davanti alla Canea, e vista la Rotta turca in parte rinchiusa nel porto ed in parte sotto l'isola di S. Teo~ doro, il Verazzano che comandava l'avanguardia ed il Capi~ (1) Le condizioni per la resa della città sono riportate nel Libri Commemo­riali della Repubblica di Venezia, Tomo VIII, Nr. 18.