58 nali. Ma noi concordemente attribuiamo il primato del coraggio a tre uomini specialmente: il maggiore di linea Rossarol, il maggiore Enrico Cosenz ed il maggiore Sirtori. Inoltre Girolamo Ulloa, che dallato della casa-matta stava osservando i fuochi nemici; il maggiore d’artiglieria Carlo Mezzacapo; il maggiore del genio Ponti; il capitano di marina Griffi; il capitano di marina An-dreasi, comandante il forte Manin; il capitano Barba-rani, ferito, comandante il forte Rizzardi, un bel numero de’ Bandiera e Moro, moltissimi altri ufficiali e militi, i cui nomi è dovere che si registrino, perchè Italia sappia su cui possa ancora contare, od i posteri dai meriti nuovi una nuova nobiltà sostituiscano alla antica disonorata. Oltre ai corpi d’artiglieria Bandiera e Moro, terrestre, di marina e da campo, agli arsenalotti, zappatori e pompieri, sui quali più cade il merito di quella difesa, si trovavano a Marghera nei tre memorabili giorni i seguenti corpi di linea, e si comportarono valorosamente: la legione friulana, la legione Galateo, la legione napoletana. Anche la Guardia civica ha partecipato, colle altre milizie, alla difesa di Marghera. Riporterò un estratto dell’ordine del giorno 3 giugno del comando di detta Guardia : « Accorsa nel memorabile n giorno di agosto 4848, la Guardia civica ha avvicen-» dati i suoi contingenti, sino a che il decreto gover-» nativo del 26 maggio ordinava l’evacuazione del forte. » A nessun corpo inferiore in buon contegno e coraggi gio, frequenti si meritava gli encomii dei comandi n del circondario e del forte, e pei rapidi progressi de-