43 le fonderie d’Europa, itali, russi, francesi, tedeschi, e quindi differente dovea essere la pratica del puntare. Aggiungi, che, forse per un malinteso risparmio di munizioni, poco o nessuno era l’esercizio di bersaglio, cosicché gli artiglieri si formavano allora soltanto che tiravano sul nemico. Che se nelle circostanze suddette riusciva malagevole il dare un’artiglieria di terra bene istruita, il generale Armandi, che ne avea il comando, non mostrò di studiarsi gran fatto di avviarci, per quanto gli era possibile. Gli uomini della nuova rivoluzione, precipitosi, nel naufragio di ogni ordine di cose, di afferrare quelli che avevano voce di una qualche abilità, perdonando la fede e l’età loro, diedero un potere a quest’uomo, che fu aio del presidente attuale della Repubblica francese, e decorato da Napoleone, ma già vecchio, e di non troppo cara ricordanza ai liberali del trentuno. Ma qualunque pur fossero le sue opinioni e la sua fede, che non voglio scrutare, certo la sua indolenza il condanna. Finora abbiam parlato de’ cannonieri; ma l’artiglieria è arte profonda, e si lega strettamente col Genio. A ciò è mestieri di abilità coltivate da lunghi studii. Noi avevamo un’artiglieria e Genio di marina, i quali da principio soli fecero quanto poterono; ma che cosa poteva richiedersi da loro nelle fortificazioni di terra, ove l’arte differisce di tanto? Un Genio di terra diretto da qualche ufficiale di celebre scuola, si instituiva però di giovani ingegneri veneti, e di una compagnia lombarda, mandata da Milano nel Veneto col nome di ingegneri delle barricate. Se non che l’ufficialità d’artiglieria napoletana*