Capo II FORESTE Secondo le notizie di alcuni viaggiatori nei secoli XVI e XVII la Bulgaria era quasi tutta coperta da magnifiche foreste; in seguito però, a causa del malgoverno turco esse furono devastate tanto che alla liberazione il patrimonio forestale era notevolmente assottigliato. Durante i cinquant’anni d’indipendenza, nonostante le buone disposizioni legislative la spogliazione è continuata perchè la popolazione essendosi più che raddoppiata, ha avuto bisogno di mettere nuove terre a coltura. Vaste estensioni di foreste sono state così distrutte dagli incendi, dai tagli di contrabbando, dalle capre e anche per il fatto che i governi si sono mostrati impotenti a porre un argine alle malefatte delle popolazioni che credono essere i boschi patrimonio naturale che tutti devono sfruttare a loro beneplacito senza inceppamenti di regolamenti. La Bulgaria forestale si può dividere in 6 zone : 1) zona bassa fino a 100 m. sul mare, le foreste quasi non esistono; 2) zona collinosa fino a 600 m. foreste latifolie giovani : Syringa, Bhus, Paliurus, Populas tremula, Coronilla, Quercus, ecc.; 3) zona di mezza-motagna fino a 1100 m.; le razze tipiche sono : quercus pubescens (fino a 800 m.), quercus conferta, quercus peduncolata (fino a 900 m.), quercus austriaca, più rara quercus Rhodopea (fino a 1100 m.) e quercus sessiliflora che s’innalza fino a 2000 m.;