MONETA E MERCATO MONETARIO 291 mezzo di accettazioni, o la data approssimativa se è contro documenti o accreditamento (art. 6). Chiunque esporti dei prodotti bulgari è tenuto a cedere per i bisogni dello Stato una differenza del 9 % dal corso di Banca, su un terzo del valore delle merci esportate, direttamente alle dogane alla esportazione delle merci (art. 7). La commissione, composta di un rappresentante della Banca Nazionale, uno del Ministero delle Finanze (dogane) uno della Camera di commercio di Sofia, fissa periodicamente il valore delle merci ammesse all’esportazione secondo la specie e la categoria (art. 10). I trasgressori alla legge sono puniti con un’ammenda fino a un milione di lev. e un anno di prigione. Dalle ammende percepite si paga una ricompensa del 10 % agli scopritori. La trasgressione si constata con atto degli ispettori o altri impiegati della Banca Nazionale incaricati a tale scopo. La Banca ha diritto di eseguire in ogni tempo delle revisioni in relazione al commercio delle divise (art. 11). Le sanzioni sono severe e la legge ha carattere drastico. Contro tale provvedimento presentarono le loro proteste le principali banche loeali le quali in un memoriale diretto al Ministero delle Finanze (1) facevano rilevare che le fluttuazioni dei cambi non dipendevano dalla speculazione ma dalle speciali condizioni del mercato monetario, dal disordine delle finanze, dalla mancanza del pareggio del bilancio dello Stato e affermavano che un monopolio di tale commercio non può risolvere il difficile problema della stabilizzazione del lev. come quello della Centrale delle divise, rimasto in funzione dal 19 dicembre 1918 al maggio del 1920 non potè trattenere la lenta ma continua discesa del lev. Tale recisa affermazione dei banchieri ha avuto dai fatti la più netta smentita perchè tale monopolio abilmente ma- (1) Bankov,o d&l.o valutnat.a problema u nas — Sofia 1924.