LAVORO E POLITICA SOCIALE 269 soff (socialista moderato); ora sono indipendenti; come pure quello degli impiegati postali, telegrafici, telefonici. L’unione degli insegnanti è ugualmente forte con 9-10.000 membri. Le classi operaie, a causa di lotte intestine non avevano potuto formare una organizzazione compatta e unita; un gruppo assai importante s’era legato all’internazionale sindacale di Amsterdam, sotto l’influenza del partito social-democratico e dell’internazionale socialista, mentre che un altro gruppo a poco a poco era caduto sotto l’influenza del partito comunista e della terza internazionale. Per molto tempo si tentò una fusione ma senza alcun risultato; ora ciò è stato realizzato (21 luglio 1926) con l’unione dei sindacati operai in Bulgaria che si proclama una organizzazione indipendente e al disopra dei partiti politici, ammettendo come membri degli operai indipendenti; diviene così una unione professionale proponendosi non di fare la politica ma di difendere gl’interessi dei suoi membri e della classe operaia in generale. Condizioni degli operai della grande industria. Salari. — Secondo l’inchiesta sull’industria del 1921 il numero degli operai era di 56 mila (36 mila uomini e 20 mila donne); il salario medio fu per gli uomini lev. 43.76 al giorno, e lev. 28.84 per le donne, media 38.55; la somma totale fu di oltre 80 milioni all’anno con una media per operaio di lev. 22.898 all’anno. Sono state pagate in media n. 230 mercedi e 135 giorni sono rimasti senza pagamento. Secondo i dati ufficiali il salario medio nel 1910 era di lev. 2.35 al giorno, siccome il costo della vita è aumentato di 35 volte la media attuale dovrebbe essere di lev. 82.25; ciò significa che il salario medio attuale corrisponde a meno della metà di quello dell’anteguerra. Nonostante gli scioperi che si sono fatti in questi ultimi cinque anni i salari nella industria non si sono di molto aumentati e sono di gran lunga lontani dal raggiungere quelli dell’anteguerra.