II - Nell’Albania Centrale 79 vano di témere gran fatto gli insulti dei venti d’inverno dai quali erano ròse nella metà inferiore. Le appendici dello stagno di Pascialiman avevano la Typha comune, la Salix argentea, Veronica Beccabunga, V. Anagallis ed altre specie a vasta area geografica. Lo stagno di Pascialiman trovasi nell’arco più meridionale della baja di Vallona ed è mantenuto dalle alte maree e burrasche invernali e dagli straripamenti del torrente Ducati. Frequenti, in questo territorio, fortezze venete sorgevano per resistere a nemici che attaccassero dalla parte del mare e che avessero voluto penetrare nell’Acroceraunia per forzare da questo lato Vallona e il distretto di Chimara. Il torrente Ducati (Ljumi Ducatit), perenne tutto l’anno, nasce sotto il passo di Logarà, dalla sorgente dello stesso. Scende impetuoso fra le boscaglie di Conifere che coprono intensamente i tormentati fianchi dei monti che formano l’arco Logarà-Ducati e sotto questa borgata si apre la via entro una uniforme e larga valle nella profondità della quale si dirige sempre in direzione N.NO. verso il mare dove si perde ad oriente della palude di Pascialiman fra estese foreste di platani. È alimentato esclusivamente dai piccoli e ripidi torrentelli che trasportano l’acqua delle nevi delle più alte cime della Lungara e Chimara alla sua destra e dei Caraburun alla sua sinistra. Perciò anche è torrente importante, poiché serve perfettamente di divisione fra le due prime catene e la terza, nel loro versante verso Vallona. Da sud a nord è alimentato da un rio senza nome che scende d’infra i monti Stogo e il passo di S. Giorgio, indi da un altro che nasce subito sotto il passo di Grgina e lambendo a mezzo le colline di Trajas termina nei campi di Combociar; finalmente, da questo versante il torrente Ducati riceve acque abbondanti dalle numerose sorgenti di Nizvor o Izvor sotto il m. Gufo, che anche nel periodo più caldo dell’estate mandano prodotti in così forte abbondanza da dissetare tutto il vicino territorio e mantenervi pure alcuni molini. Dalla sinistra non riceve che minuscoli rigagnoli senza nome che si formano sull’alto dell’arida schiena del monte Elias. Il torrente Ducati è dunque perenne in grazia della sua sorgente di Logarà e delle altre laterali di Nizvor. Nelle ultime propaggini delle colline di Combociar che potrebbero essere fertilissime, ma invece di cereali, viti e ulivi non possiedono che rovi e macchie inutili, notai un arbusto di Quercus Grisebachii, la famosa Q. macedonica assai interessante per il suo sviluppo geografico che si estende dall’Italia inferiore alle coste adriatiche orientali ed altre regioni balcaniche più interne. La strada per Ducati, rasentando il povero han di Pascialiman, o Mahmu-dagà, abbandona la destra del fiume a letto larghissimo e solcato da numerose correnti che mantengono lo stagno, e passa alla sinistra. E’ questa la pista sulla quale correva la via da Orico a Onchesmo (San ti quaranta). La valle va gradatamente e dolcemente restringendosi. Da questa parte è coltivata a meraviglia, naturalmente in relazione al luogo in cui siamo. Non bisogna mai dimenticare che gli Albanesi sono pastori nel giusto senso antico della parola: