II - Nell’Albania Centrale 91 crescendo, la qual cosa ha la sua spiegazione nei potenti «ripari che le offrono le alte barriere dei contrafforti dei Griva. La valle sottostante, irrigata dalle acque del rio di Smoctina (Gliumi Smoctines) perenne tutto l’anno, è ben coltivata e produttiva in mais, frumento e tabacco. Per la prima volta vidi qualche piccolo campicello di patate. L’amico di Salì, che aveva la sua casa nella frazione più lontana del villaggio, era partito colle pecore per gli stani di Alì Asanit sulle alture sottostanti alla Gruca Surit e, benché la sera fosse già avanzata, non frapponemmo indugio a recarci da lui, seguendo il sentiero che avremmo dovuto fare l’indomani. Sulle rupi, presso la fontana di Smoctina, vidi comune VA sperula chlo-rantha: dopo, lungo il cammino di un’ora, non riconobbi più nulla d’interessante ad eccezione della quercia coccifera in macchie fittissime che in alcuni punti sbarravano lo stretto sentiero. Fummo accolti come prossimi parenti e ospitati nel modo più cordiale. Dormimmo in una grotta vicina accanto al fuoco e la mattina seguente partimmo per tempo su per i monti. La catena di Griva prende diversi nomi, oltre che nei suoi contrafforti, anche nel suo insieme principale. Nel nostro versante a S.O. (l’altro versante sarà studiato negli itinerari del 1894) la sezione centrale a N.E. di Smoctina è conosciuta sotto il nome Candavits o Candavitsa o Cundrevitsa da cui si stacca un ramo del Curveljes a S.O. e poscia a S.E. che va ad innestarsi allo Ski-vovik (1859 m.) e nel nucleo di Borsi (1422 m.) dove si congiunge colla catena acroceraunica occidentale, e con un altro ramo irregolare a S.E. che la riattacca alla Sopol-Bac-Camanta. I monti di Candavits sono i più alti, i più importanti e i più curiosi fra la Suscitsa, la Vojussa e la Belcia del Drino per la loro conformazione ripidissima nei fianchi; formano costiere inaccessibili o quasi dalle incassate valli sottostanti le quali li dividono profondamente dai tetri, selvosi e rupestri monti del Cepin (1846 m.) e di Bolena o Plisevitsa (1887 m.), grandiosi massi paralleli, ad ovest che si collegano al nucleo di Borsi-Skivovik e dividono le acque del rio di Smoctina da quelle della Suscitsa. Il Candavits, dal suo punto di origine a N.E. di Smoctina, cambia il nome in quello di Gruca Surit sotto il quale, da questo versante di ponente, intendonsi i monti Griva fino al Cudesi. La catena del Gruca Surit è generalmente inferiore alla prima. Credo di non allontanarmi molto dal vero affermando la sua altezza media a 1850 metri, mentre il Candavits avrebbe 1950-2000 metri. Vedemmo che sulla cima del monte Cudesi (1910 metri) il 27 giugno restavano macchie di neve che si andavano squagliando; il Gruca Surit era totalmente libero di neve il 25 luglio, mentre potemmo notarne larghe superficie ai piedi dei più alti coni del Candavits. Ciò potrebbe rivelare un maximum di altezza fra i 2050-2100 metri. Queste misurazioni però sono ottenute con soli dati pratici e floristici. Quanto fu detto a suo tempo pel Cudesi potrebbe ripetersi con poche varianti trattando per l’escursione del 23 luglio ai monti Gruca Surit i quali, dagli stani di Ali Asanit, si presentano quasi a perpendicolo, tantoché le greggi in molti tratti non arrischiano pascolare.