308 CAPO IX con gli alleati; i risultati finanziari non sono esattamente conosciuti; i dividendi hanno variato da 6 a 8 %; le azioni delle banche straniere si trovano sempre per la maggior parte nelle mani delle banche-madri. Nel periodo 1912-18, le banche su menzionate hanno aumentato, il loro capitale come segue: milioni di lev. 1. Banca Generale Bulgara . da 5 a 12 2. Banca Balcanica . . . . da 6 a 15 3. Banca di credito . . . . da 3 a 7.2 4. Banca Bulgara di Comm. . da 5 a 12.5 5. Banca Ghirdap . . . . da 2 a 10 6. Banca di Sofia..... da 1 a 7.5 7. Banca Napredak . . . da 2 a 7 Dal 1912 al 1918 e specialmente negli anni 1917-18 in cui il paese fu invaso da una vera febbre di fondazione di nuove società anonime, e ciò come conseguenza dell’inflazione cartacea, sorsero 36 nuove banche con un capitale no minale di 297.6 milioni e capitale versato 180 milioni; banche soltanto di nome perchè non avendo mezzi sufficienti si occupavano di affari commerciali. Le grandi banche straniere e bulgare alla cessazione delle guerre uscirono alquanto con le ossa peste a causa della moratoria in vigore dal 1914 e specialmente della legge che l’abrogò (del 12 maggio 1921) che non ammetteva il pagamento degli interessi durante il tempo della moratoria verso le banche private e altri dal 28 luglio 1915 al 12 maggio 1921, cioè per circa 6 anni, e non solo ciò; ma anche il pagamento in carta invece di quello in oro (e ciò soltanto nei riguardi di sudditi bulgari). Alcune di esse si sono trovate in difficoltà perchè hanno dovuto pagare i loro debiti in valuta più pregiata di quella bulgara con i relativi interessi a istituti o sudditi stranieri ed essere costrette a ricevere il pagamento dei propri crediti in moneta rinvilita bulgara e senza interessi, e ciò, dato il loro carattere di società ano-