I. L’ALBANIA I popoli pixì antichi dell’Europa, che per i caratteri cefalici e per quelli della lingua e dei costumi ancora si distinguono dagli altri più forti che li circondano e a poco a poco ne sopraffanno la massa etnica ormai ridottissima, sono i Baschi, i Bretoni, i Celti della Scozia, gli Albanesi. Questi ultimi, distribuiti fra' l’Adriatico e il Vardar, ossia, in senso largo, nella sezione occidentale della penisola balcanica, rappresentano, fra tutte le genti di ceppo antico del nostro continente, il popolo che l’Europa volle fare assurgere di nuovo a vita nazionale indipendente dopo due mila anni di abbandono. L’Albania è un paese di monti che si ammassano e si accavallano gli uni sopra gli altri, quasi senza ordinamento, e terminano verso il mare in pianure desolate e malariche, formate dalle alluvioni dei fiumi, i quali scendono spesso con rapide fortissime entro profonde gole carsiche e giungono all’Adriatico, inondando e devastando. Nonostante la difficoltà di studiare un paese così eccezionalmente caratteristico, noi possiamo dire che il gran velo del mistero, onde si copriva la verginità dell’Albania, viene gradatamente sollevato dalla mano curiosa della scienza. L’occhio indagatore di essa ha già fissato i cardini fondamentali della struttura, non certo armoniosa ma interessantissima, di questo corpo di serpentino, schisto e calcare sopra cui, come arterie vivaci e impulsive, scorrono impetuosi i fiumi e i torrenti destinati ad alimentare forse un giorno una delle più cospicue ricchezze del paese. In mezzo a tanto disordine geofisico, si può schematizzare l’orografia albanese. Al nord essa è formata da un arco montuoso imponente, vera catena alpina che cinge tutto il paese con culmini di 2500 e più metri sopra il livello del mare. È la continuazione delle Alpi nostre e delle Alpi Dinariche allargantesi nell’altopiano del Montenegro, il mare in burrasca d’un tratto pietrificato del Delarue: questo arco risulta dall’ultimo sforzo gigantesco che l’epoca secondaria e quella terziaria sembrano aver fatto per costruire una barriera insormontabile alla penetrazione umana. I valichi sono là rari, altissimi e oltremodo diffìcili da superare; le incisioni entro le quali scorrono le acque hanno pareti a picco; i pascoli sono mediocri e sovente poveri; tutto è solitudine e grandiosità 1