66 CAPO I per cui fu votata una legge speciale (1908) che non è stata finora applicata per mancanza di mezzi (1). Ovviare al successivo sminuzzamento delle proprietà e possibilmente arrotondarla è cosa che s’impone in Bulgaria; norme speciali sono state adottate ma l’applicazione riesce molto difficile. Politica agraria. Fin dai primi anni di vita indipendente i governi bulgari non hanno mancato con leggi e provvedimenti speciali di dare incremento all’agricoltura. S’incominciò con delle norme speciali (1880) contro l’usura che, come abbiamo visto, era il terribile male che si sviluppò a causa dello sfrenato acquisto dei terreni turchi; e poi si pensò, a mezzo delle casse agrarie di Midhat pascià, già esistenti fin dal 1863, di diffondere il credito agrario il cui bisogno era vivamente sentito e che doveva essere l’unico mezzo efficace per combattere l’usura. In tale campo, con la fondazione poi e il magnifico sviluppo della Banca Agricola (di cui si parlerà diffusamente nel capitolo delle banche) si sono ottenuti ottimi risultati. Fra gli altri provvedimenti (presi dopo il 1890 per opera di I. Ghescioff) bisogna ricordare i più importanti : leggi sulle casse agricole (1894); sull’assicurazione contro la grandine (1895); sulle scuole pratiche di agricoltura (1894); sull’incoraggiamento della bachicoltura (1895); per combattere la filossera (1897); sull’allevamento equino (1896); sulla polizia veterinaria (1897); istruzione agraria (1897); sulla frutticoltura (1899); sulla bachicoltura (1897); sui campi modello (1899); sull’apicoltura (1897); sulla ripartizione dei pascoli comunali (1894). Non pochi servizi hanno reso all’agricoltura le cattedre ambulanti e le cooperative (v. cooperativismo). (1) Per maggiori dettagli vedi: Nicola Kolaboff, Riforma agraria in Bulgaria — Sofia, 1907 (bulgaro).