176 CAPO V Anche il prezzo unitario differiva perchè il primo era indicato per tonnellata Km. di modo che per ottenere il prezzo totale del trasporto specialmente per le lunghe distanze bisognava fare un lungo conteggio, nel secondo fu reso più semplice perchè nella tariffa fu indicato il prezzo per ogni distanza sulla base di 100 Km. Il nuovo sistema come il vecchio per ciò che riguardava il trasporto delle merci era a formazione assolutamente differenziale. La nuova tariffa andata in vigore il 15 novembre 1926 differisce di molto dalla precedente; è stata redatta in gran parte sul tipo di quella delle ferrovie austriache; si è proposto un aumento del 10 % tanto sui viaggiatori quanto sulle merci. Le tariffe viaggiatori hanno subito il cambiamento del rapporto fra le classi : da 1, 2, 3, come era prima è passato a 1, 1.8 e 2.5 e ciò per incoraggiare i viaggiatori ad utilizzare maggiormente la I e II classe. Quella delle merci comprende l’ordinaria, dal n. 11 al 21 cioè a seconda del valore approssimativo delle merci che va da 0.5 a 200 lev. al Kg. e comprende un repertorio preso dalla tariffa austriaca che sembrava abbastanza di-scriminato; poi vi sono le speciali che sono delle vere tariffe protettive, come quelle per il sale e per il legname; sono state introdotte delle tariffe differenziali contro il sale e il legname importato (specialmente provenienza rumena); c’è una tariffa speciale per i cereali e le farine, mentre prima erano sottoposti alla stessa tariffa, con le seguenti discriminazioni : 1) farina 15-18 % più alta della precedente; 2) frumento 10 % e 3) cereali inferiori (tariffa invariata). Situazione finanziaria. Il capitale investito nelle ferrovie ammontava a 284 milioni di lev. oro per le linee e 248 milioni per il materiale mobile nel 1914; totale 332 mil.; durante il periodo bellico