92 II - Nell’Albania Centrale La quercia coccifera, pochi aceri e marruche (quelli in forma d'albero, queste in stature pigmee) arrivano fino alla metà di questi dossi e al limite inferiore della Drypis spinosa, Scabiosa Webbiana, Daphne oleoides. La prima bella pianta raccolta fu il Dianthus pinijolius var. tepelensis, che si differenzia dal tipo per le lunghe ariste delle foglioline involucrali, e quindi nelle praterie, rupi e sommità: Malcolmia bicolor, Aubretia deltoidea, Alyssum rupestre, Draba Boissieri (D. parnassica), Hutchinsia petraea, Herniaria parnassica, Saponaria bellidijolia, Dianthus haematocalyx, Silene jruticulosa, Hypericum rumelicum, Trijolium repens var. minus, Hippocrepis glauca, Astragalus angusti)olius, Rosa Heckeliana, Sempervivum sp., Saxijraga porophylla, S. coriophylla, Achillea holosericea, A. Fraasii, Anthemis montana, Centaurea deusta, Cent, cana var. pindicola, Campanula parnassica, Podanthum limonijolium, Globularia bellidijolia, Poa alpina. Dalla cima del Grùca Surit il panorama è assai grandioso; a N.E. il Trebescina e il Tomor al di là della valle della Vojussa, ai nostri piedi i contrafforti del Griva nella grande conca di Lops e Zemblan; a S.E. la catena Premetana; a S.O. l’Acroceraunia boscosa, dentellata, maestosa. Il cielo era limpidissimo. Seguimmo la cresta facile del Grùca Surit fino al Candavits del quale cominciammo l’esplorazione sul mezzodì. Penetrammo per gole erbose entro l’ammasso di cocuzzoli che lo distinguono e che delimitano vere doline alpine in parte ripiene di neve, e dopo due ore infilammo, con lo scopo di raggiungere la più alta vetta, uno dei tanti rigagnoli che solcano l’uniforme montagna. Erano già le tre dopo il pomeriggio quando pensammo di retrocedere, rimettendo ad un’altra volta l’arrivo sulla massima cima della catena. Notai e raccolsi: Ranun-culus demissus var. graecus, Cardamine carnosa, Scleranthus neglectus, Paronychia Kapela, Arenaria conjerta, Alsine graminijolia var. semiglabra, Geranium subcau-lescens, Potentina speciosa var. discolor, Carum rupestre, C. meoides, Carduus cro-nius, Edrajanthus graminijolius, Campanula parnassica, Myosotis alpestris, Lamium striatum var., Armeria canescens, Festuca ovina var. glauca, Phleum alpinum var. commutatum, Alopecurus Gerardi, Asplenium jissum. Da lungi faceva in certi tratti mirabile effetto la esuberante fioritura rosea àeN Armeria canescens in mezzo al colore argentino delle foglie lanose del Carduus cronius. Alle quattro venimmo presso le rupi verticali (le uniche da me vedute le quali meritino veramente tal nome su tutto il Griva) che dominano, nel fondo della strettissima valle, il villaggio di Vermicu. Contro di noi giganteggiava il Cepin e, sulla sinistra, si stendeva la faticosa erta del Curveljets che conduce a Nivitsa Malisiotes. Quei monti sono abitati da una delle più belle e forti genti tosche. Vidi: Thymus hirsutus var. humillimus, Th. striatus, Achillea abrotanoides, Saxijraga taygetea, Viola gracilis var. brevicalcarata, Arabis albida. Per non rifare la medesima strada di prima pensai di indurre Salì e l’amico ad accompagnarmi lungo la costiera ripidissima del Candavits, alla quale proposta i due uomini si opposero dapprima con forza, ma poiché io mostrai che potevo trarre grande vantaggio da questo tentativo, accettarono