— 10 — servizio del Granduca Vasìlij Vasìljevic (1425-1462), convertitosi al cristianesimo e divenuto il capostipite d’una lunga progenie di voivodi, magistrati e guerrieri, che avevano reso illustre a traverso i secoli il nome dei Tur-chànovy, divenuto successivamente Turghènjev nell’adattamento alla pronuncia russa. Non erano mancati, anche prima d’Ivàn, uomini d’un certo talento nella sua famiglia, benché nessuno di essi paragonabile con lui. Andrea Turghènjev, cugino d’Ivàn, era stato, sullo scorcio del XVIII secolo, l’iniziatore di un movimento mistico letterario in Russia e i due fratelli di Andrea avevano pubblicato importanti lavori storici sulla Russia. Émile Haumant, biografo francese di Turghènjev, crede precisamente di ritrovare in lui, specialmente in alcuni suoi scritti, qualche traccia delle tendenze al misticismo e all’osservazione storica dei suoi cugini (1). La madre, Varvàra Petròvna Lutovìnova, proveniva anch’essa da una famiglia antica, di ricchi possidenti di Orèl, da cui aveva ereditato, insieme con un cospicuo patrimonio di terre e di « anime » (servi della gleba, il cui numero ammontava a oltre cinquemila), la triste memoria d’un regime di vessazioni e prepotenze che avevan già reso sinistramente celebre nelle cronache locali il nome dei Lutovìnovy e che essa, erede pur troppo anche dell’animo e della mentalità degli avi, non doveva mai smentire nella sua vita né in alcun modo attenuare con la propria condotta. (1) É Haumant: Ivàn Ttir genie j. La vie et l’oeuvre. - Colin Paris, 1906.