— 58 — Nell’agitazione per l’emancipazione dei servi, le Memorie d’un Cacciatore esercitarono un’influenza simile a quella che esercitò la Capanna dello zio Tom di Enri-chetta Beecher-Stowe nella storia dell’emancipazione dei negri. La loro forza maggiore è nella loro naturalezza: Turghènjev non descrive, come giustamente osserva un suo recente critico (1), tali crudeltà della servitù della gleba che avrebbero potuto essere considerate come eccezioni alla regola generale, né idealizza il contadino russo; ma dando dei ritratti di esseri sensibili, pensatori ed amanti, piegati sotto il giogo della servitù della gleba, e insieme quadri vivi della vuotaggine e bassezza dei proprietari dei servi — anche dei migliori tra essi — egli risveglia nelle coscienze il senso dell’ingiustizia del sistema. In questo precisamente risiede l’importanza sociale dell’opera. « MUMÙ » - « IL FAUST ». La seconda opera, alla quale il nome di Turghènjev è rimasto particolarmente legato, sopra tutto pel significato sociale che racchiude, è il romanzo : Padri e Figli. Ma nel periodo che intercorre fra la graduale pubblicazione delle Memorie d’un Cacciatore e la pubblicazione di Padri e Figli, due pietre migliari del pensiero e dell’arte turgheneviani, cioè fra il 1847-52 e il 1861, il (1) Il Kropolkin (Ideali e realtà nella letteratura russa. Trad. di E. Lo Gatto, Napoli, Ricciardi^ 1921).