- 36 — RIPRESA DELL’ATTIVITÀ LETTERARIA - RITORNO IN FRANCIA ULTIMI ANNI - MORTE DI TURGHÈNJEV Ma l’ardente passione letteraria, l’inesauribile vena creativa di Turghènjev non potevano consentirgli una lunga inazione. La sua produzione, anzi, dopo una breve sosta, riprende forse più intensa e rigogliosa. Elementi mistico-soprannaturali appaiono con particolare insistenza nella sua produzione con l’approssimarsi degli anni senili, accanto a vecchi motivi, ripresi e svolti in nuove opere d’arte. Specialmente il tema scottante di Padri e figli si ripresenta nel nuovo romanzo Fumo, che Turghènjev pubblica nel 1867 e che riaccende, sebbene con assai minor calore, le vecchie polemiche e procura nuovi momenti di amarezza e sconforto al poeta. Nel 1870, scoppiata la guerra franco-prussiana, Baden-Baden, minacciata d’invasione francese, rimase quasi deserta. Ma Turghènjev non si mosse. Che cosa potevano fargli i Francesi se anche avessero occupato la città? Viceversa, i Francesi furono battuti e Turghènjev, essendosi la Viardot trasferita a Panigi, vendette senz’altro la sua villetta di Baden-Baden e tornò nella capitale francese. Il suo nome era ormai popolare laggiù, perché i suoi migliori racconti erano già stati da tempo tradotti e divulgati in volumi e riviste. L’accoglienza che ricevette nei circoli e ritrovi letterari di Parigi fu perciò cordialissima. Gustavo Flaubert, ch’egli aveva conosciuto personalmente alcuni anni prima e per la cui opera di scrittore aveva un’ammirazione sconfinata, di-