— 24 — l’unico AMORE DI TURGHÈNJEV - NUOVI PELLEGRINAGGI ALL’ESTERO - LA MORTE DI VARVARA PETRÒVNA Le Memorie d’un Cacciatore erano state in buona parte composte in terra straniera, giacché Ivàn fin dal 1847, dallo stesso anno cioè in cui il primo capitolo di quelle Memorie, il bozzetto: Chor e Kalìnyc fu stampato nel Contemporaneo, innamoratosi d’una gentile artista di canto, Pauline Garcia Viardot, che aveva conosciuta nel 1843 all’Opera di Pietroburgo, aveva di nuovo lasciato la Russia per seguire la Viardot prima a Berlino, poi in Belgio ed in Francia, cercando di contemperare, non senza stenti a volte anche notevoli, le esigenze della carriera artistica di lei con quelle, spesso tutt’altro che floride in quegli anni dopo la rottura con la madre, delle proprie finanze. La Viardot fu in realtà l’unico amore di Turghè-njev; ma amore tranquillo, sereno, senza impeti di passione né di gelosia, che risoltosi col tempo in amicizia devota, tale rimase per tutta la vita. Fedele ai suoi doveri di moglie, la Viardot stessa, a quanto pare, non ripagò mai l’amore del poeta russo con nulla più che una sincera e fidente amicizia. Accanto a molte delle Memorie d’un Cacciatore, Tur-ghènjev ideò e scrisse, in questi anni, durante i suoi viaggi, nuovi racconti e nuove commedie, che contribuirono, grazie alla favorevole accoglienza che incontrarono in Russia, a consolidare la sua fama di scrittore. Nel 1850 la notizia dell’aggravarsi delle condizioni di sua madre malata lo richiama improvvisamente in Rus-