386 l’aDBIATICO NELLA POLITICA rire alle porte della Padania. Bisanzio attraverso l’Adriatico ebbe le sue due coste, indi regioni notevoli d’Italia e da ultimo l’impero su tutta la penisola. Perfino i Normanni ebbero la bassa Italia involontariamente scorrazzando l’Adriatico. I duchi d’Austria dal Danubio tesero al mare più vicino l’Adriatico e riuscirono ad insediarsi a Trieste. I loro successori furono attratti in Italia e la occuparono fino agli Apennini. La Padania sola costituisce un terzo dell’Italia. La storia d’Italia influì sempre sull’Adriatico. Le loro sorti sono congiunte indissolubilmente. CONCLUSIONE. Per giudicare convenientemente l’Adriatico bisogna considerarlo oltreché solo o congiunto all’Italia, anche nel nesso dell’Europa e del mondo. Tendenza del L’umanità, dopo secoli di cammino che noi non riu- progresso nel- scjamo più nemmeno a calcolare, si trova ora in un ino- la civiltà mo- ^ dema. mento eli risveglio, di attivila e di slancio universali. Questo progresso veramente non è nuovo, perchè data dal secolo XV, da quando cioè per l’impulso della navigazione il mondo civile, ristretto all’Europa e ad una parte dell’Asia e dell’Africa, si allargò fino a raggiungere gli estremi confini del globo terrestre. Le scoperte scientifiche e pratiche che accompagnarono quel rinnovamento dell’attività umana contribuirono a far mutar rotta al cammino ideale dell’umanità. Gli uomini, quando si videro aperta la via dell’America, si accorsero che il misticismo religioso che li aveva fatti combattere inutilmente tante crociate per il lustro dei Papi e degl’ Imperatori li aveva incatenati in un campo troppo ristretto d’idee e di azione materiale. Rivolgendo le prore delle navi e le menti verso paesi non ancora dominati, assaporarono tutta la voluttà dell’essere liberi. Da allora la società dell’Europa cambiò aspetto. Nel mentre prima immensi tesori di energia venivano consumati nel combattersi a vicenda, ora gli uomini liberati