Dalla caduta della romanità alla comparsa di Venezia 97 cercherebbe nella geografia locale la spiegazione originaria dei molti cambiamenti. Per parecchi secoli, fino a tutto il XIV, la violenza, il capriccio, gl’intrighi, fecero dell’Adriatico un caleidoscopio politico. Sembra che i latini, come popolo, siano stati talmente abituati durante i secoli di decadenza dell’impero romano a disinteressarsi della cosa pubblica ed a lasciarsi governare passivamente, che nemmeno pensarono a prendere nelle loro mani le redini della politica. La storia dell’Adriatico nei secoli futuri è intricatissima e per esporla brevemente bisognerà limitarsi a tracciare una linea rotta a zig-zag, con pochi accenni illustrativi onde spiegare la preminenza dell’uno o dell’altro dei molti suoi competitori. Ne uscirà un quadro arruffato, come certi dipinti ultra-moderni, ostico al lettore per la sua nervosità e poco gradito anche al compilatore, costretto a trar linee diritte là dove tutto concorre a sminuzzarle. Però siccome i fatti che si spiegarono dal VII secolo in poi ebbero la loro preparazione, se non esattamente l’origine, nei secoli V e VI, gioverà schiarire questo lavorio di preparazione, onde offrire la base per un migliore intendimento degli avvenimenti successivi. Bisanzio aveva la supremazia su tutto il mare Adria- Gii eredi politico e sulle sue due coste, ma il suo possesso era effet- j101 ®;0I?,.a ... . ’ . . durante il V- tivamente limitato alle citta greche della costa occidentale vii secolo. e alle città greco-latine della costa e delle isole dal lato orientale. Il centro amministrativo dei possedimenti bizantini nell’Adriatico era nell’esarcato di Ravenna. Il governo di Bisanzio vi rappresentava la depravazione di una grande coltura decadente. La pianura lombarda era in mano di dominatori germanici, che vi portarono nuovo spirito guerresco e prepararono il suo passaggio nella sfera d’influenza degli Stati germanici del centro d’Europa. In questo modo stava per essere infranto politicamente quell’assetto nazionale e civile dell’Italia, portata dai Bomani ai confini geografici del Varo, delle Alpi e dell’ Arsia e cementato da Augusto colla fissazione delle dieci regioni italiche. A Roma la comunità ecclesiastica cristiana assurgeva