INTRODUZIONE 11 Accanto a questi ve ne erano altri e tutti contribuirono con tali libri a diffondere il cristianesimo fra questo popolo barbaro. Con tutto ciò la coltura bulgara non arrivò ad avere una fisionomia nazionale, ma assorbì una coltura già decadente. Il cristianesimo contribuì molto allo sviluppo morale e materiale bulgaro; la donna riacquistò un’alta dignità; i figli furono liberati dall’arbitraria autorità del padre. I conventi insegnarono ai feroci guerrieri l’arte del lavoro pacifico. Simeone ha fatto opera veramente meritoria per il suo popolo e può essere paragonato a Vladimiro di Russia, a S. Stefano o Carlo Magno. Caduta della Bulgaria orientale. Dopo Simeone tutto si sommerse e ciò dipese dalle speciali condizioni dello Stato bulgaro che era composto da razze diverse senza disciplina; il potere mancava di stabilità e non aveva altro sostegno che l’energia personale del re. Boris aveva creato una gerarchia di funzionari; Simeone se ne servì per le entrate doganali; l’autorità dei governatori delle provincie accrebbe; ma ciò non aveva niente di solido; ogni capo doveva riorganizzare il suo regno; se il successore non aveva la stessa intelligenza e la stessa fermezza tutto andava in isfacelo e il governo arbitrario dei boliari risuscitava con tutte le sue forme deleterie. A Simeone era successo al trono suo figlio minore Pietro I che fu un re timido, poco bellicoso; ebbe come tutore suo zio Sursuvul il quale con la sua abilità seppe mantenere il rispetto verso lo Stato; costrinse Bisanzio a far sposare a suo nipote una principessa del sangue