300 l’Adriatico nella politica La diplomazia, si sa, è ostile per principio ad ogni mutamento politico. I beati possidentes non rinunziano che per forza al loro possesso e alla loro beatitudine. Però anche la forza della diplomazia ha un limite, che l’arresta quando scoppiano avvenimenti decisivi nella storia dei popoli. Essa si avvantaggia spesso dell’azione personale, senza dubbio! influente e alle volte decisiva di ministri o sovrani, attivi e geniali. Ma quest’azione, che pur fa sentire il suo valore nella storia, è di troppo breve durata, perchè non abbraccia che una parte, talvolta minima, della vita d’un uomo, già insignificante a paragone dei secoli che sono concessi alla vita delle nazioni. Se volessimo cercare degli esempi dalla storia vicina dell’Adriatico, potremmo citarne tanto a favore della diplomazia, che dei popoli. Dante e Machiavelli, due menti geniali, intuendo fatti che si avverarono appena dopo molti e molti secoli, fecero ai loro tempi politica attivis-sima, ma senza risultato. Napoleone il Grande inutilmente miss a soqquadro l’Adriatico per allontanare l’Austria; l’austriacissimo principe di Metternichj fornito pure dj un’immensa influenza politica, invano credette di poter soffocare il movimento italiano sull’Adriatico ; e Bismarck con Andrassy se risorgessero vedrebbero con rammarico il fallimento dello statu quo nei Balcani. Quello invece che il genio e la potenza smisurata non poterono ottenere, fu dato di raggiungere ad uomini originariamente oscuri, quali Mazzini e Garibaldi, oppure a principi animosi, ma con poteri limitati, come Vittorio Emanuele II di Sardegna ed oggi Nicola del Montenegro . La ragione del successo starebbe in ciò che tutti questi ebbero la fortuna di agire nel momento e nel senso favorevole agl’interessi del loro popolo. Si vede quindi che in tutte le epoche della storia le correnti anonime, ma grandi e vitali dei popoli, dopo giri tortuosi e viziosi finiscono sempre col trionfare. Così sarà anche della riorganizzazione nazionale dell’Europa, come del resto possiamo già dedurre dagli aggruppamenti statali avvenuti finora. La liberazione dei popoli balcanici dal giogo ottomano