388 L’ADRIATICO NELLA POLITICA vorare o anche lavorando cose semplici avevano la possibilità di fantasticare, era facile che sui loro cervelli facessero presa le idee religiose e che di conseguenza fossero sottomessi alle istruzioni di una superiorità gerarchica. Oggi invece che la pigrizia e il dolce far niente sono in discredito e che tutti per vivere devono lavorare febbrilmente e molti anzi finiscono col subire la forza dell'abitudine e l’ossessione del lavoro, resta assai poco tempo da fantasticare alte cose che non ci riguardano immediatamente. Chi sa di dover lavorare, sa non solo voler riposare e divertirsi per ritemprare le forze di tanto in tanto, ma anche organizzarsi per rendere meno gravoso il proprio lavoro. L’ambiente moderno non impone più fede e rispetto religioso come nell’evo medio ; anzi insegna ad aver fede in una direzione opposta, nella più completa libertà individuale, politica, nazionale. In un periodo di studi tecnici devono necessariamente prevalere il positivismo sul sentimentalismo, lo scetticismo sulla fede, l’energia individuale e collettiva sulla rassegnazione passiva, propria a tutte le religioni. Così si spiegano non solo la comparsa delle tendenze irreligiose, antidinastiche, antistatali (massoneria, repubblica, socialismo, anarchia), peculiari alla nostra società, ma anche l’impossibilità di cambiarle e l’inutilità degli sforzi di tutti coloro che vorrebbero alterarle. La febbre attiva della nostra società segue ncl-l’altalena del progresso umano al raccoglimento mistico del medio evo, come questo tenne dietro in naturale riposo alla vita intensa della civiltà greco-romana da una parte e allo sciupamento di forze della trasmigrazione dei popoli dall’altra. Noi che presi dalla stessa febbre vediamo il lavoro intenso dell’umanità dei nostri giorni ce ne compiacciamo e lo riteniamo buono, se 11011 proprio ottimo. Potrebbe succedere che a questo nuovo sforzo sia per seguire un indebolimento e una nuova decadenza. Alcuni vogliono anzi già vedere in questo nostro ritorno al paganesimo i germi della sfrenatezza e della dissoluzione. Può darsi che abbiano ragione ; ma le loro preoc-