14 I.-ADRIATICO NELLA GEOGRAFIA Venezia. L'Apenninica. La Puglia. zioni rigorose del Tamarelli la più logica delimitazione del confine orientale d’Italia sarebbe quella linea che, partendo dal Monte He (Nanos) passa ad occidente di San Pietro nel Cragno, abbraccia le valli del Pecca carsico e del Recina fiumano e raggiunge il mare a levante di Fiume fra il colle di Tersatto e il porto di Buccari. Non tutti però converrebbero nell’idea di far incominciare appena da Portorè quella costa, eh’è detta comunemente l’orientale. Il titolo di un libro di fedele descrizione di paesi che si specchiano su questo mare, VAdriatico orientale da Venezia a Cor fu, del dottor G. Marcotti, suggerisce un luogo che forse sarà accettato dai più: Venezia. Questa città giace infatti quasi nella metà dell’arco costiero formato dagli Apennini e dalle Alpi tra Ravenna e lo Sdobba: è lo sbocco naturale, lo scalo economico della Padania, l’anello di congiunzione tra la terra ed il mare di uno stesso bacino : e fu appunto in grazia della sua posizione geografica la dominatrice dell’Adriatico per otto o nove secoli. VALORE ECONOMICO E SOCIALE DELLA COSTA. Incominciamo di nuovo coll’Apenninica. Esso non è eguale ovunque, ma bisogna distinguere a tratti. Distingueremo quindi partendo dalla parte meridionale. Questo è nella costa occidentale il tratto più favorito dalla natura, perchè insieme colla Capitanata, clic le sta a settentrione, dà in certo modo agio aU’uomo di muoversi un poco liberamente. La Puglia va però distinta in due parti : la litoranea, piana, fertile, sebbene un po’ arida, popolata, coltivata intensivamente, ricca come poche altre zone agricole d’Italia, densa di abitanti — e accanto a questa una Puglia più interna, alta, priva di risorse, Spopolata. La causa di tale squilibrio è la formazione del terreno ; alla costa c’è polpa di terra e ci sono buoni porti, in ognuno dei quali s’è formata per