370 l’adriatico nella politica bisogna dire il vero, più della geografia che della storia; non e escluso il pericolo che in reazione ai tentativi di liberazione tocchi loro invece la sorte dei predecessori Illiri, ridotti oggi sì e no, alle poche tribù albanesi. Se e quando le divergenze che ancora tengono discordi Bulgari, Serbi, Croati e Sloveni scompariranno sarebbe difficile far ora delle previsioni. Si può però ammettere che per effetto del progresso, della civiltà e dell’idea nazionale in uno o due secoli forse gli attriti tra Slavi meridionali non saranno maggiori e più gravi di quelli che talvolta fanno capolino in Italia fra Veneti e Liguri o fra Milanesi e Napoletani. Ma se anche questa fusione dovesse avverarsi e se queste schiatte slave riuscissero a vincere l’opposizione immancabile dei Magiari e dei Tedeschi e formassero un solo grande Stato dal Danubio all’Egeo con un’ampia diramazione laterale .sull’Adriatico, è certo che questo Stato non potrebbe in nessun caso avere territorialmente quella estensione massima che vorrebbero assegnargli i panslavisti, nè potrebbe divenire una potenza di prim’ordine pari a quelle che oggi si qualificano col titolo di grandi. Nella miglior ipotesi di rivendicazione completa territoriale e di un aumento di popolazione non arriverebbero tutti insieme Bulgari, Serbi, Croati e Sloveni a venti milioni. Gli Slavi saranno i primi a dover rinunziare a certe pretese troppo avanzate verso l’occidente e in quanto all’Adriatico non potranno mai divenire il fattore preponderante. Essi, come grillili antichi, hanno un grande nemico, la geografia. Il miglior avvenire sull’Adriatico, ce lo insegnano la geografia e la storia e ce ne affida il presente, è riservato all’italianità. Molli sono abituati a considerare l’italianità come repressa sull’Adriatico — ma non importa. Solo dieci anni fa le condizioni dei Croati sottomessi ai Magiari e degli Sloveni compressi dai Tedeschi, apparivano di gran lunga migliori in confronto a quelle dei Serbi della Macedonia soggiogati dai Turchi. Da qui a un decennio saranno i Croati e gli Sloveni che dovranno, invidiare i Serbi della Macedonia, Sono i Balcanici che hanno avuto la fortuna di Cenerentola.