La sorte dell'Austria 305 positori per lo squilibrio che ne deriva tra i vari strati sociali, in Austria è addirittura maleviso e quasi insostenibile, perchè opprime le nazionalità minori numericamente. Da questo sistema ci sono quindi gli avvantaggiati ed i danneggiati e, perchè tutti i popoli dell’Au-stria-Unglieria si decidessero a rischiose rivoluzioni, occorrerebbe che si presentasse, almeno per i più, la prospettiva di migliorare il loro sviluppo civile senza perdere il bene che già godono. Prima di ricorrere dunque a mezzi estremi le nazionalità dell’Austria cercheranno, come del resto hanno fatto sinora, col tendere e reclamare un’amministrazione più equanime basata su un’eguale e non pregiudizievole distribuzione dei diritti politici, di raggiungere qualche cosa di simile al federalismo. L’Austria dovrà per forza cessare dal copiare le istituzioni costituzionali dell’Inghilterra e della Germania e cercar di cavare qualche buona idea dagli esempi della Svizzera, del Belgio, degli Stati Uniti d’America. Essa sarà dunque verosimilmente messa al bivio o di evolversi fe-deralisticamente o di sgretolarsi. Dalla strada in cui la porteranno la saggezza dei suoi reggitori e la fatalità degli avvenimenti dipenderà la sua sorte. Il pronostico pessimista potrebbe del resto fallire del tutto o in parte, come ogni previsione d’astrologo, molto più Che l’Austria ha ancora forza bastante per tenere in rispetto i presunti suoi eredi. Nè tutti d’altronde sono di quell’opinione pessimista. Una mente geniale sopratutto per esperienza politica, quella del principe Ottone di Bismarck, si espresse che l’Austria è una necessità e che se non ci fosse, bisognerebbe crearla. La sentenza, con tutto il rispetto per la sua provenienza, deve aver riflesso principalmente gl’interessi della Germania alla fine del secolo passato, giacché non è ben chiaro l’utile derivato al benessere generale d’Europa da uno Stato poco omogeneo perfino geograficamente, esteso dalle Alpi ai Balcani e dalla Sarmazia all’Adriatico, di cui si sa che negli anni 1830, 1848, 1859, L'Adriatico. 38