328 l’adkiatico nella politica l’altro civile di irradiare la luce della coltura romana al di là dei confini e di reclutare e romanizzare le milizie semi-barbare. Ai Romani provenienti dalla Padania mai sarebbe venuto in mente di scegliere a tale scopo il punto esposto strategicamente ove ora si distende Trieste. Distrutta Aquileja e decaduta la romanità sull’Adriatico nessun luogo ebbe più prosperità, eccettuato Venezia, che risorse in grazia alla sua eccellente posizione geografica e s’impose a tutte le regioni circonvicine soffocando i rivali, tra cui nel secolo XIII compariscono anche i Triestini. Più tardi lo stato poco sviluppato di civiltà dei paesi carsici della regione Giulia e dei paesi alpini orientali, le lotte locali, il disgregamento politico, la scarsezza dei commerci, assorbiti quasi totalmente da Venezia, impedirono a Trieste la formazione anche di un mediocre scalo commerciale. Trieste incominciò a crescere dal principio del XVIII secolo, apparentemente per merito delle cure che le rivolsero gl’imperatori d’Austria, da Carlo VI in poi, ma in sostanza perchè s’erano fatti vivi ed avevano bisogno di un’espansione l’industria ed il commercio dei paesi austriaci, che avevano dato la spinta airaecrescimento anche di altre città, come Vienna, Praga, Graz, ecc. Che il solo fatto di essere un porto austriaco non produsse la prosperità di Trieste è provato dalla circostanza che Trieste apparteneva all’Austria da oltre tre secoli ed era rimasta neirabbandono per il motivo che i paesi del suo retroterra non avevano raggiunto ancora quel grado di progresso che dà vita ai commerci. Per quel primo motivo e non per questo Trieste continuò a prosperare durante i secoli XVIII e XIX fino a raggiungere presentemente queU’estensione e quel benessere che la fanno somigliare ad una seconda Milano e che nella sua storia fino al giorno d’oggi rappresentano l’apice. Ed essa crescerà ancora anche senza troppe cure del governo, perchè lo sviluppo straordinario delle città è un fenomeno dei tempi moderni, in cui le industrie pel bisogno d’intelligenza e di mano d’opera cercano di collocarsi a preferenza nella vicinanza di città e contribui-