Le crociate 153 zia e quella germanica degl’imperatori tedeschi e dei duchi d’Austria, fu divisa e sofferse per le guerriglie e le incursioni dei popoli di terra e per la pirateria dalla parte di mare. La sua condizione migliorò sotto la dominazione veneziana che fu favorevole alla coltura civile. Tra l’Istria e Venezia si stabilirono i rapporti più intimi e cordiali. Non meno di novantuna famiglie patrizie di Venezia provennero dalle città dell’Istria. Capodistria sola diede cinque dogi alla Serenissima. Dall’Istria Venezia traeva a preferenza le querce per le sue galere e per le fondamenta degli edifizi, la pietra per le costruzioni, le ciurme più ardite, i piloti più sicuri, quei battaglieri uomini di mare, piranesi, che si distinsero nella guerra di Chioggia e in tante altre. Contemporaneamente all’Istria Venezia assicurò il suo possesso anche in Dalmazia; indi nel 1428 ebbe Brescia e.Bergamo; nel 1440 Bavenna, nel 1448 Crema e nel 1484 Rovigo. I suoi possedimenti nel solo Adriatico arrivavano nella Padania dal lago di Como e dall’Adda ad Aquileja ■e comprendeva a mezzogiorno tutto l’estuario del Po. Sulle coste orientali poi possedeva tutta l’Istria, dal vallone di Muggia in poi, indi si estendeva lungo le isole del litorale croato fino alla Dalmazia (terraferma ed isole) giù giù, meno la minuscola repubblica di Ragusa, fino ad Antivari. Da qui a Vallona il possesso di Venezia fu breve e limitato alle città costiere, Duleigno, Scutari, Alessio, Durazzo, Vallona. Ricca, potente, bene amministrata, Venezia era dovunque temuta e contava come una potenza mondiale, anzi era la prima potenza commerciale del mondo. Sotto di lei fiorirono le scienze e le arti, il commercio e l’industria. Il suo governo era mite, gli aggravi erano tenui. Il governo aristocratico condannava è vero il popolo all’inazione, ma acuiva tanto maggiormente l’amor di patria e la saggezza politica della casta dominante. Venezia era nata e cresciuta sopratutto seguendo le regole e gl’insegnamenti della geografia. Il fatto storico della distruzione di Aquileja da solo non avrebbe dato