Le crociate 157 indipendente, basata solamente sul valore delle armi, che non durò che circa quattro lustri. Dopoché nel 1461 nella pace col sultano l’Albania era stata abbandonata formalmente in suo potere, Scanderbeg, che aveva bisogno della guerra per vivere, passò nel 1462 coi suoi guerrieri nelle Puglie e contribuì alla vittoria degli Aragonesi. Per ciò re Ferdinando gli concedette il dominio di Tra-ni, Manfredonia, il monte Gargano ed altre terre. Dopo la sua morte un altro buon numero di Albanesi immigrarono in Italia ed altri ancora sopravvennero via via fino alla metà del secolo XVIII per sfuggire alle stragi turche. Gli Aragonesi s’insediarono nella bassa Italia; ma i] Gli Aragonesi, loro governo, che durò poco più di mezzo secolo, fu tormentato da continue guerre. Oltre alle lotte colla nobiltà, vi furono guerre per qui-stioni ereditarie famigliari coi re di Francia ed anche con quelli di Spagna. Anzi in un’alleanza fra questi due era stato pattuito di dividere lo Stato e precisamente le Puglie e le Calabrie dovevano toccare agli Spagnuoli, il rimanente ai Francesi. Ma contrasti sulla spartizione della preda mandarono a monte il disegno, finché battuti i Francesi in tutte le regioni .(nelle Puglie presso Ce-rignola) il regno delle Due Sicilie passò direttamente in possesso della corona di Spagna. Del governo degli Aragonesi, che non fu migliore di quello degli Angioini, si dirà più tardi parlando in generale del dominio spagnolo nelle regioni dell’Adriatico. Per completare non solo l’enumerazione degli Stati Cesare Borgia, maggiori che si affacciavano sull’Adriatico, ma rilevare anche fatti importanti per la storia, occorre dire nuovamente qualche cosa dello Stato della Chiesa. Lo Stato pontificio, devastato al principio di questo secolo (XV) dai Napoletani (angioini) fu ricostituito, dopo terminato lo scisma, da Martino V (un Colonna) nel 1420. Ma non riacquistò più l’antico lustro, un po’ perchè le famiglie aristocratiche avevano acquistato tanta indipendenza da rendere lo Stato pontificio un organismo statale L’Adriatico. 20