228 l’atiriattco nella storia sivamente e senza chiedere il parere degl’interessati, anche il cosidetto litorale austriaco (Trieste, Gorizia, l’Istria settentrionale) nonché il Trentino, quale parte del Tirolo, tanto che anch’essi dovettero mandare i loro delegati alla dieta federale di Francoforte, ch’era presieduta dagli ambasciatori d’ Austria. Uno dei patti della confederazione ch’ebbe, e non ha perduto ancora valore anche per l’Adriatico, è questo : che i confederati si obbligarono di assicurare e difenderne l’integrità. Grandi e gravi erano state le umiliazioni subite dall’Austria per parte di Napoleone, a placare la cui smodata ambizione non valse nemmeno il sacrifizio della figlia di Francesco I, Maria Luigia, che per opera di Mettermeli dovette divenire sua seconda moglie. Il rapido tramonto dell’astro napoleonico, le violenze dei Francesi, apparse maggiori per l’immaturità dei popoli a comprendere il lato buono della loro rivoluzione, permisero all’Austria non solo di riaversi delle sconfitte patite, ma di riprendere per qualche tempo la posizione più notevole fra le grandi potenze. La Santa Al- Le gravi vicende toccate a tanti principi e a tanti po-leanza. p0n per l’ambizione di un sol uomo, non rimasero senza influenza sul sentimento religioso, ancora abbastanza vivo, di coloro che sopravvissero alla fine di quella grande catastrofe. Per ciò l’Austria era riuscita a stringere d’accordo coi monarchi di Russia e di Prussia la cosidetta Santa Alleanza, a partecipare alla quale invitarono tutti i principi cristiani d’Europa. Però questa lega non ebbe né la durata voluta dai principi, nè i frutti sperati dai popoli per la contrarietà d’interessi dei singoli Stati e per l’opposizione dei governi ai desideri di riforme politiche ed amministrative, manifestati dai popoli. Limitandoci a dire dei paesi dell’Adriatico occorre rilevare che le dinastie rimesse sui troni erano state accolte dappertutto con malfidenza e antipatia. Per ciò non sentendosi sicure cercarono tutte un appoggio neH’Austria, che in tal maniera ridivenne la potenza dominante anche sull’Italia. Dall’Austria furono tese le fila di una vasta sorveglianza poliziesca e di quel sistema di spionaggio,