76 l’adriatico nella storia I Cimbri. divisero coll’impero romano per secoli, prima il benessere, poi le sciagure. Colle guerre contro gli Illiri i Romani miravano ad assicurarsi il dominio duraturo della costa orientale adriatica. A tale scopo occorreva loro di recar pienamente in proprio potere anche i paesi situati a nord e ad est di questa costa, vale a dire di chiudere la porta del Carso. Per ciò avevano già posto il piede gradata-mente neH’odierna Carniola e Carinzia. Ma su questa via i Romani si trovarono di fronte inaspettatamente un nuovo e temibile nemico, non indigeno nè in moto di progresso, come finora ovunque, i Cimbri. Erano calati essi nientemeno che dalla Scandinavia e rappresentano il primo accenno di quelle trasmigrazioni dal nord, che dovevano riuscir fatali e dar l’ultimo colpo allo Stato* romano. Da loro i Romani subirono la tremenda sconfitta di Norcia (nel 113 a. C.). — Per fortuna dei Romani i Cimbri, anziché calare subito in Italia, si mossero verso la Svizzera, la Gallia e la Spagna e solo al ritorno da questi paesi si ripresentarono in Italia per il passo del Rrennero e per l’Adige (l’altra porta del Trentino). — Ma questa volta furono ricevuti da Mario, che li sconfisse pienamente ai Campi Raudii presso Vercelli (nel 101 a. C.). Mario ebbe in premio il titolo di terzo fondatore della città (dopo Romolo e Camillo). LA PAGE ROMANA DI SETTE SEGOLI. PERIODO D ORO DELL’ADRIATICO. Prescindendo dalle lotte di valore secondario e locale per arrotondare le conquiste nella penisola illirica, si può dire che l’Adriatico con tutte le sue coste, dal primo secolo a. C. al quinto d. C., fu un lago romano, sul quale non risuonò che l’eco di avvenimenti interni della storia romana. Durante questo lungo periodo, per quella legge di na-