Conclusione 395 politica e militare e le altre minori godano piena libertà commerciale. L’odierno antagonismo militare italo-austria-co non è foriero di pace duratura. La nazione predominante sull’Adriatico non s’ò trovata mai sulla costa oggi occupata dall’Austria. L’Austria d’altronde non è nemmeno all’altezza d’una tale missione. Per il benessere avvenire dell’Adriatico è desiderabile che cessi l’oppressione di uno Stato antimarinaro per natura ed antinazionale per costituzione organica, quale è l’austriaco. Questo Stato vi ammassa oggi artificialmente e forzatamente popoli e regioni che non hanno alcuna domestichezza col mare e eoH’Adriatico in particolare, perchè sono attratti geograficamente altrove. Chi violenta la geografia provoca la storia. L’Austria ha riconosciuto l’importanza del suo possesso adriatico, eppure per conservarselo non sa far altro di meglio che tenerselo avvinto colla forza. Tutto quello ch’essa ha fatto per la costa orientale ebbe scopi militari. Da Fiume ad Antivari non costruì che una sola linea ferroviaria tra la costa e l’interno, a scartamento ridotto, ed anche questa per ragioni strategiche attraverso le regioni più aride deil’Erzegovina. Non è con sistemi militari coloniali che si amministra nel secolo XX: una regione d’Europa che vuole ritornare alla luce della civiltà c del progresso. L’aver anteposto un sogno dinastico ambizioso all’interesse dei popoli, del jprogresso, della civiltà, è un indice del fallimento della missione dell’ Austria e le procurerà le più acerbe e giustificate rampogne degli storiqi futuri. Anche la sorte dell’Italia sull’Adriatico è già tracciata. Oltre alle cause del suo interessamento per questo mare, già ricordate, ne esiste un’altra, anche importantissima, la quistione del suo mezzogiorno. — Nei primi studi sul- lo squilibrio civile tra il settentrione e il mezzogiorno d’Italia si credette di aver scoperto la causa in un non ben precisabile difetto etnico di razze. Oggi invece ognuno può accorgersi che l’inferiorità civile del mezzogiorno è una conseguenza del disagio economico derivante e riflesso dalla barbarie dei paesi circonvicini, i Balcani d Eu- L’Adriatico. 49*