190 l’adriatico nella STORIA Venezia nell’ultimo secolo della sua esistenza. sulla base dell’ufi possidetis. Venezia ebbe oltre ad alcune piazze nell’Albania (veneta), in Dalmazia tutti i territori situati al nord della linea Knin, Sign, Vergoraz, ottenuti nella pace di Karlowitz, sino ai confini naturali delle Alpi dinariche. Fu fatta per ciò una nuova demarcazione dei confini, che dal nome del commissario veneto Alvise Mocenigo prese il nome di linea Mocenigo. Questo fu detto 1’ «acquisto nuovissimo». — Con ciò ebbero fine le lotte durate due secoli e mezzo fra la Serenissima e la Porta. Per quanto Venezia fosse riuscita a conservare la sua posizione sull’Adriatico di fronte ai Turchi, aveva riportato delle ferite, ch’erano irrimarginabili. Privata dei commerci coll’oriente a causa dei Turchi e di quelli del Mediterraneo per le nuove vie marittime del mondo, illanguidì nella sua forza economica e decadde anche nel resto della sua potenza. Venezia non poteva sapere quello che sappiamo noi, che cioè la pace di Passarowitz avrebbe segnato l’ultima lotta sanguinosa col Turco. Per ciò in una ragionevole previsione di altri conflitti, posta com’era tra due rivali potentissimi, la Turchia e l’Austria, cercò di conservare nelle popolazioni dei confini alla costa orientale e specialmente nei Dalmati quello spirito bellicoso, che le aveva giovato tanto nelle guerre sostenute col Turco, e le lasciò a bella posta nello stato di ignoranza in cui si trovavano, anziché elevarli, perchè facendo di loro dei cittadini dotti, li avrebbe alienati dall’uso delle armi. Venezia aveva dato ricetto entro i suoi confini a gruppi di popolazioni dai Balcani, per lo più Slavi, ma anche Albanesi e Greci. Ciò però non bastava. Un proverbio orientale dice che dove è passato lo zoccolo d’un cavallo turco l’erba non cresce più. I Turchi nelle loro infinite escursioni (la storia ne ricorda più di dieci maggiori) avevano distrutto e desolato il paese. Le popolazioni (slave) dell’interno, taglieggiate dai Turchi ed esauste dalle guerre combattute con condottieri veneziani, non avevano più forza da rialzarsi. Così quest’infelice costa orientale, che aveva tanto sofferto nella trasmigrazione dei popoli, che