378 l’adbiatico nella politica poco simpatica di machiavellismo, sia pure. Il metodo di osservazione, basato logicamente sull’esperienza, avrà almeno il merito di aver guardato in faccia l’avvenire senza il velo di pericolose illusioni. RIASSUNTO. Riassumiamo brevemente gl’insegnamenti della geografia e di venti secoli di storia positiva. Il bacino dell’ Adriatico racchiuso dalle Alpi, dal-l’Apennino e dal Carso, protetto poderosamente dalle prime, meno dal secondo e poco dal terzo, ricco più che ogni altro mare, perchè è asciutto nella parte superiore, stretto nella lunghezza, ma congiunto da un’estremità all’altra dalla via acquea marina, fluviale, lacustre, forma un complesso geograficamente caratteristico, singolare, indivisibile. Non c’è in Europa, e nemmeno nel mondo, un insena-mento di mare così regolare, così grande, così importante nell’economia dei popoli. La Padania è il più irrigato, il più fertile, il più bel bassopiano d’Europa. La gran valle dell’Ebro in Spagna, quella del Rodano in Francia, e le due valli del medio e basso Danubio, l’ungarica e la vai acca, le somigliano in parte, ma sono inferiori. Il Tirreno e l’Egeo hanno maggior valore dell’Adriatico nella storia della civiltà; ma l’Adriatico considerato nella sua forma e lunghezza complessiva dal Piemonte ad Otranto li supera per importanza economica. Il Tirreno servì agli scambi commerciali tra l’Italia apcnninica, le tre maggiori sue isole e la punta dell’Africa. L’Egeo fece nascere la civiltà mediterranea e congiunse l’Asia minore ai Balcani, il Mar Nero al Mediterraneo. L’Adriatico servì a tenere in comunicazione le parti più vitali di tre continenti: il centro d’Europa, l’Egitto dell’Africa, la Meso-potamia e l’india dell’Asia. Solamente l’Asia e l’America possiedono un’unione di terra e di mare paragonabile a quella dell’Adriatico, la prima nella Mesopotamia col golfo Persico, la seconda