194 L’ADRIATICO nella stobia Considerazioni politico-sociali. grandirono i loro possedimenti in Lombardia e misero un piede al di là del Po. Contemporaneamente fu stabilito che il duca Francesco di Lorena, genero presuntivo delFimperatore d’Austria, avrebbe ceduto la Lorena e ne sarebbe stato risarcito colla Toscana cpiando il trono mediceo fosse rimasto vacante per l’estinzione di quella casa. La morte dell’ultimo granduca della famiglia dei Medici avvenne nel 1737 e Francesco di Lorena entrò allora in possesso del suo nuovo Stato, che fu dichiarato una secondogenitura dalla casa d’Asburgo-Lorena. Nel 1741 Massa e Carrara passarono agli Estensi di Modena e nel 1748 Parma e Piacenza furono restituite ai Borboni di Spagna, pei quali fu creata quivi una nuova secondogenitura. Da tutti questi rimaneggiamenti di Stati subentrò finalmente all’esterno della casa d’Asburgo una specie di equilibrio tra lei e la Francia, dopo due secoli e mezzo di antagonismi, che avevano tenuto in sussulto la politica d’Europa. Questo equilibrio fu ancora meglio assicurato dal sorgere della monarchia prussiana (il principe elettore di Brandeburgo assunse nel 1701 il titolo di re di Prussia) e dal rafforzarsi della Russia (Pietro il Grande, 1689 al 1725). Per comprendere la ragione intima dell’arbitrio col quale i principi si toglievano o si assegnavano troni, signorie, territori, e delle guerre spesso d’usurpazione combattute a questo scapo nei secoli XVII e XVIII, bisogna astrarre dalle idee sociologiche moderne, basate sulla compartecipazione dei popoli al governo. Il periodo che va dalla metà del seicento alla metà del settecento è caratterizzato quale periodo del potere illimitato dei principi. Questo concetto non ha da essere inteso nel senso di contrasto a qqalche limitazione anteriore. Il tentativo dell’aristocrazia e del clero, detti altrove gli «stati», nel secolo XVII, di ottenere una voce nell’amministrazione del governo era stato vinto. I principi (siano essi stati principi veri, oppure imperatori, re o altrimenti titolati nelle loro signorie) fino all’epoca di Carlomagno avevano governato a loro talento. C’è però una differenza tra il modo